Ad integrazione delle ns. precedenti circolari 10-11-12/2020 comunichiamo che in data 01/03/2020 è stato emanato e pubblicato in G.U. IL DPCM recante ulteriori disposizioni urgenti attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da coronavirus (COVID-19).

SMART WORKING

Dal 2 marzo 2020 cessa di avere efficacia il DPCM del 23 febbraio scorso e viene estesa la possibilità di applicazione della modalità di lavoro agile “agevolata” a tutto il territorio nazionale e per la durata di 6 mesi.

La modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della L. 81 del 22 maggio 2017, potrà essere quindi applicata, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti:

– per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, ossia per la durata di 6 mesi

– dai datori di lavoro (imprese e professionisti)

– a ogni rapporto di lavoro subordinato

– sull’intero territorio nazionale.

Gli obblighi di informativa sulla salute e sicurezza di cui all’art. 22 della L. 81/2017 possono essere assolti in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell’INAIL (come da informativa allegata alla ns. circolare 12/2020).

Pertanto, con la procedura semplificata, imprese e professionisti potranno disporre lo svolgimento del lavoro agile anche senza sottoscrivere un accordo scritto con il dipendente.

Resta fermo per datore di lavoro e lavoratore l’obbligo di rispettare la disciplina dello smart working di cui alla legge 81/2017 con riguardo per esempio all’orario di lavoro, all’esercizio del potere organizzativo e di controllo del datore di lavoro, al diritto alla disconnessione, ecc. per le quali, anche in assenza di accordo scritto, è consigliabile una apposita comunicazione al lavoratore.

Alleghiamo fac simile di autocertificazione da allegare sul portale “cliclavoro.gov.it” con i nuovi riferimenti normativi validi per tutto il territorio nazionale, che sostituisce il fac simile allegato alla ns. circolare 11/2020.

Allegato smartworking-Coronavirus circ 13

QUARANTENA

Chiunque, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del decreto:

– abbia fatto ingresso in Italia, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità (Cina e Paesi asiatici)

– o sia transitato o abbia sostato nei comuni della “zona rossa” (Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione D’Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini; Vo’),

deve comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o ai servizi di sanità pubblica competenti, che procedono di conseguenza, secondo il protocollo previsto in modo dettagliato dallo stesso dpcm del 1 marzo 2020.

L’operatore di sanità pubblica e i servizi di sanità pubblica territorialmente competenti, accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, informeranno il Medico di Medicina Generale da cui il soggetto è assistito, anche ai fini dell’eventuale certificazione ai fini INPS. In caso di necessità di certificazione ai fini INPS per l’assenza dal lavoro, verrà rilasciata una dichiarazione indirizzata a INPS, datore di lavoro e al MMG in cui si dichiara che per motivi di sanità pubblica il lavoratore è stato posto in quarantena, specificando la data di inizio e fine. Il datore di lavoro, dovrà considerare, per il lavoratore interessato, tale certificazione utile al fine del trattamento economico/normativo previsto per la malattia.

Distinti saluti

TERRAZZINI & PARTNERS