CIRCOLARE n. 19/2025 – Licenziamenti illeggittimi nelle Piccole Imprese – Indennità risarcitorie
La Corte Costituzionale con sentenza n. 118/2025 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 9, comma 1, D.lgs. 23/2015, nella parte in cui prevedeva un limite massimo di sei mensilità per l’indennizzo riconosciuto in caso di licenziamento illegittimo di lavoratore assunto dal 07/03/2015 c.d. “nuovo assunto” nelle imprese di piccole dimensioni, cioè nelle imprese con un numero di dipendenti non superiore a 15 per unità produttiva o nello stesso comune e comunque con un numero di dipendenti non superiore a 60 dipendenti complessivi.
Per effetto della suddetta sentenza, in caso di licenziamento illegittimo di lavoratore “nuovo assunto” l’indennità risarcitoria dovrà essere determinata dal Giudice, sulla base di tutte le circostanze rilevanti (tra cui le dimensioni, il patrimonio ed il volume d’affari dell’impresa, il comportamento e le condizioni delle parti, la natura del vizio del licenziamento, l’anzianità di servizio del lavoratore, ecc.) tra un minimo di 3 mensilità ed un massimo di 18 mensilità della retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR.
Si precisa che per i lavoratori assunti nelle imprese di piccole dimensioni prima del 07/03/2015 c.d. “vecchi assunti” continua a trovare applicazione la disciplina di cui alla Legge n. 604/1966, la quale tuttora prevede, in caso di licenziamento illegittimo, un’indennità risarcitoria da determinarsi tra un minimo di 2,5 mensilità ed un massimo di 6 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto.
Distinti saluti.
TERRAZZINI & PARTNERS
