17 Ottobre 2023

Decreto Flussi 2023: come assumere lavoratori non comunitari

Decreto Flussi 2023: scopriamo insieme tutte le novità e come fare per assumere lavoratori extracomunitari, cioè che non risiedono nell’UE Decreto Flussi 2023: il Governo ha appena varato il DPCM 27/9/2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 3 ottobre, per regolamentare i flussi di ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri.  Il Decreto avrà durata […] Decreto Flussi 2023

Decreto Flussi 2023: scopriamo insieme tutte le novità e come fare per assumere lavoratori extracomunitari, cioè che non risiedono nell’UE

Decreto Flussi 2023: il Governo ha appena varato il DPCM 27/9/2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 3 ottobre, per regolamentare i flussi di ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri. 

Il Decreto avrà durata per un intero triennio, fino alla fine del 2025, e ha come obiettivo quello di individuare procedure e quote per gli ingressi di forza lavoro proveniente dall’estero.

Vediamo insieme in cosa consiste e quali sono le principali novità. 

Decreto Flussi 2023: determinazione delle quote

Le quote complessive di lavoratori stranieri ammessi in Italia saranno: 

  • 136 mila persone nel 2023
  • 151 mila nell’anno 2024
  • 165 mila persone nell’anno 2025

n.b.: nell’ambito delle quote complessive sopraindicate, sono ammessi i per motivi di lavoro NON stagionale lavoratori stranieri nei seguenti settori:

  • dell’autotrasporto merci per conto terzi,
  • dell’edilizia,
  • turistico-alberghiero,
  • della meccanica,
  • delle telecomunicazioni,
  • dell’alimentare,
  • della cantieristica navale,
  • del trasporto passeggeri con autobus,
  • della pesca,
  • degli acconciatori,
  • degli elettricisti e degli idraulici,
  • di lavoro autonomo,

La determinazione delle quote avverrà sulla base di questi criteri:

  • previsione di quote preferenziali riservate ai lavoratori di Stati che, anche in collaborazione con l’Italia tramite intese o accordi internazionali, promuovono campagne mediatiche volte a contrastare traffici migratori irregolari
  • priorità nell’assegnazione dei lavoratori agricoli ai datori di lavoro che hanno già fatto richiesta in passato, senza ricevere (tutta) la manodopera richiesta
  • riattivazione di una quota specifica per i lavoratori nel settore dell’assistenza sociosanitaria e alle famiglie 

Al di fuori delle quote stabilite dalla legge, l’ingresso sarà comunque possibile e anzi verrà favorito attraverso la previsione di ingressi per lavoro subordinato, anche a carattere stagionale, di cittadini di Paesi con i quali l’Italia ha sottoscritto intese o accordi in materia di rimpatrio, il potenziamento delle attività di istruzione e formazione professionale e civico-linguistica organizzate nei Paesi di origine e conseguente aumento degli ingressi dei lavoratori stranieri, apolidi rifugiati, riconosciuti dall’Alto Commissariato ONU per i rifugiati o dalle autorità competenti nei Paesi di primo asilo o di transiti, che abbiano completato tali attività e la valorizzazione dei percorsi di studio e di formazione di cittadini stranieri in Italia, anche mediante la conversione in permessi di soggiorno per motivi di lavoro, al di fuori delle quote, dei permessi rilasciati per motivi di studio e formazione.

Decreto Flussi 2023: come assumere lavoratori stranieri 

I dettagli riguardanti la procedura di assunzione, con indicazioni operative e informazioni circa la documentazione necessaria saranno forniti tramite una circolare congiunta dai Ministeri dell’Interno, del Lavoro, dell’Agricoltura e del Turismo, in collaborazione con gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale. 

È importante chiarire che per assumere un lavoratore straniero il datore di lavoro deve dimostrare l’indisponibilità di un lavoratore adatto a svolgere quella mansione sul territorio nazionale, questo attraverso: 

  • assenza di riscontro del Centro per l’impiego dopo 15 giorni dalla richiesta di lavoratori rispondenti alle caratteristiche richieste
  • non idoneità accertata dal datore di lavoro del lavoratore inviato dal Centro per l’impiego
  • mancata presentazione del lavoratore convocato, senza giustificato motivo, al colloquio di selezione

Le domande per il NULLA OSTA al lavoro potranno essere inviate  a partire dal 2 dicembre per i lavoratori subordinati non stagionali provenienti da Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia, dal 4 dicembre per gli altri lavoratori subordinati non stagionali e dal 12 dicembre per i lavoratori stagionali. 

Hai bisogno di altre informazioni? 

Consulta la circolare completa di Terrazzini qui