13 Maggio 2019

Cos’è il welfare aziendale e perché migliora la produttività dei lavoratori

Il welfare aziendale è un argomento “caldo”, di cui si è a lungo discusso negli ultimi anni e di cui si continua a discutere: prendersi cura dei propri dipendenti infatti è uno dei modi migliori che un’azienda ha a disposizione per garantire l’efficienza aziendale. Il concetto di welfare aziendale è cross-settoriale: tutte le aziende possono […]

Il welfare aziendale è un argomento “caldo”, di cui si è a lungo discusso negli ultimi anni e di cui si continua a discutere: prendersi cura dei propri dipendenti infatti è uno dei modi migliori che un’azienda ha a disposizione per garantire l’efficienza aziendale.

Il concetto di welfare aziendale è cross-settoriale: tutte le aziende possono mettere in pratica delle politiche di welfare.

In questo articolo forniremo una definizione esaustiva di welfare aziendale, ne vedremo la diffusione nelle PMI italiane e spiegheremo come realizzare un piano di welfare aziendale efficace e tagliato sulle esigenze della propria azienda.

 

Cos’è il welfare aziendale: una definizione

Il welfare aziendale è un insieme di attività volte a migliorare il benessere del lavoratore in tutte le aree della sua vita, non soltanto in quella professionale. Le politiche di welfare più diffuse consistono nell’offerta di benefit, non necessariamente di natura economica, che possono essere a vantaggio sia del lavoratore sia della sua famiglia.

Alcune attività che rientrano nel welfare aziendale sono:

  • Premi di produzione e risultato elargiti a livello collettivo o individuale
  • Polizze sanitarie e assicurative a beneficio dei dipendenti e dei loro familiari
  • Programmi e iniziative di conciliazione vita/lavoro (ad esempio asili nido per i genitori)
  • Finanziamenti di percorsi di formazione

 

La diffusione del welfare aziendale in Italia

Il 5° Rapporto Welfare e il 2° Rapporto Wellbeing di OD&M Consulting mostrano un aumento dell’attenzione, da parte delle imprese italiane, nei confronti della tematica welfare aziendale.

In particolare:

  • Il 62% delle aziende italiane investe già in welfare aziendale
  • Il 77% delle grandi imprese e il 60% delle PMI ha già messo in atto piani fi welfare aziendale per il passato

I servizi di welfare aziendale più diffusi riguardano:

  • La ristorazione (ticket, buoni pasto etc.)
  • L’assistenza sanitaria
  • La previdenza integrativa
  • L’istruzione e l’area scuola

Secondo il rapporto, il gradimento dei dipendenti riguarda innanzitutto il servizio di assistenza sanitaria, che resta il più apprezzato, seguito da ferie e permessi extra, graditi soprattutto dai giovani e dalle donne.

Seguono ancora i servizi di ristorazione, gli orari flessibili e lo smart working. Infine, di pari gradimento risultano i servizi di previdenza integrativa e mobilità, insieme ai servizi assicurativi e ai piani maternità.

 

Il welfare aziendale e il benessere organizzativo

Perché le aziende implementano il welfare aziendale?

Il welfare aziendale è previsto per legge da alcuni Ccnl, ma non è questo il motivo principale di tanta attenzione: anche in Italia si sta velocemente diffondendo la cultura del wellbeing dei dipendenti e del benessere organizzativo aziendale, considerato un vero e proprio valore aggiunto per un’azienda.

La cultura aziendale svolge in questo ambito un ruolo di fondamentale importanza: benefit e premi non bastano se non sono affiancati da un buon piano di comunicazione mirato a promuovere la cultura d’azienda, i suoi valori e la sua mission, a coinvolgere i dipendenti e a farli sentire parte integrante di un progetto comune.

 

Il welfare aziendale migliora la produttività dei lavoratori

Curare il benessere dei propri dipendenti ha una serie di effetti positivi sull’andamento dell’azienda, perché aumenta il grado di soddisfazione lavorativa, migliora il clima in ufficio ma soprattutto aumenta la produttività e l’efficienza dei lavoratori, garantendone il benessere e l’equilibrio psicofisico.

I dipendenti che si sentono importanti per l’azienda sono più inclini a lavorare sposando obiettivi condivisi rispetto a dipendenti che non si sentono apprezzati e sostenuti, sia professionalmente sia nella loro vita privata. Inoltre, dipendenti soddisfatti saranno più propensi a parlare bene della propria azienda e dei datori di lavoro, innescando un circolo virtuoso che giova alla reputazione aziendale.

 

Se queste motivazioni non bastano, ci sono tanti altri buoni motivi per attuare politiche di welfare aziendale, come le agevolazioni fiscali. La normativa infatti prevede diversi vantaggi di natura fiscale per gli imprenditori che scelgono di attuare piani di welfare aziendale, il cui finanziamento non ricadrebbe quindi esclusivamente sull’azienda.