2 Ottobre 2021

Piano Spostamenti Casa Lavoro: le linee guida

Piano Spostamenti Casa Lavoro: il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili rende note le linee guida per la sua attuazione da parte del Mobility Manager Piano Spostamenti Casa Lavoro: ecco le linee guida. Il DM del 12 maggio 2021 ha reso obbligatoria per le aziende la nomina del Mobility Manager, una figura professionale incaricata […] piano-spostamenti-casa-lavoro

Piano Spostamenti Casa Lavoro: il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili rende note le linee guida per la sua attuazione da parte del Mobility Manager

Piano Spostamenti Casa Lavoro: ecco le linee guida.

Il DM del 12 maggio 2021 ha reso obbligatoria per le aziende la nomina del Mobility Manager, una figura professionale incaricata di ridurre gli spostamenti casa lavoro del personale con mezzi propri. Compito principale del Mobility Manager è la realizzazione di un piano per gli spostamenti casa – lavoro (PSCL) che incoraggi la mobilità sostenibile.

Con decreto direttoriale del 4 agosto, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha reso note anche le linee guida da seguire per la realizzazione del PSCL, nella sua parte di analisi e progettuale.

Vediamole insieme.

Linee Guida per il Piano Spostamenti Casa Lavoro

È importante ricordare innanzitutto che il DM del 12 maggio sancisce l’obbligatorietà dell’adozione del PSCL, che deve essere varato ogni anno entro il termine ultimo del 31 dicembre.

A realizzarlo e a metterlo in atto sono chiamate sia le Pubbliche Amministrazioni sia le imprese private con singole unità locali con più di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di Regione, in una Città metropolitana, in un capoluogo di Provincia ovvero in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti.

Che struttura deve avere un PSCL?

Il Piano deve comporsi di due parti:

  • una parte informativa e di analisi della situazione attuale della mobilità aziendale
  • una parte progettuale che scende nell’operatività con consigli pratici e analisi dei benefici sia per i singoli che per l’azienda

 

L’obiettivo è, come dicevamo, disincentivare l’uso delle forme di mobilità individuali (i veicoli a motore come auto e scooter privati) per favorire invece l’uso alternativo di mezzi di trasporto collettivi o comunque ecologici.

Per far ciò, il PSCL deve prevedere una fase preliminare in cui bisogna valutare attentamente:

  • la situazione attuale della mobilità aziendale grazie ad un’analisi dettagliata degli spostamenti casa – lavoro dei dipendenti
  • lo stato dell’offerta di trasporto pubblico presente sul territorio interessato
  • le esigenze di mobilità dei lavoratori

Nella sua parte informativa, il PSCL deve raccogliere tutte le informazioni e i dati riguardanti la mobilità del personale, nonché quelle relative alle condizioni strutturali dell’azienda, all’offerta di trasporto pubblico sul territorio e alle risorse disponibili, in termini economici ma non solo, per la sua attuazione.

Nella sua parte operativa invece il PSCL deve proporre le misure atte ad incoraggiare l’uso di mezzi di trasporto sostenibili, incrociando i dati relativi alla domanda di trasporto dei dipendenti e l’offerta di servizi sia pubblici che aziendali.
Inoltre, deve definire vantaggi e benefici che si possono ottenere dalla sua attuazione, sia per i dipendenti in termini di tempi, costi e comfort degli spostamenti, sia per l’azienda, in termini economici e produttivi, sia per la collettività, in termini ambientali, sociali ed economici.

Misure per rendere gli spostamenti casa – lavoro sostenibili

Quali misure adottare per rendere gli spostamenti casa – lavoro sostenibili?

Ecco alcuni esempi pratici, contenuti nelle linee guida varate dal Ministero, di azioni che si possono mettere in atto per promuovere una mobilità sostenibile:

  • disincentivare l’utilizzo dell’automobile privata, soprattutto se individuale, introducendo un servizio sostitutivo di navette e automobili aziendali su prenotazione
  • favorire l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico realizzando convenzioni con le aziende di trasporto pubblico locale e sollecitando l’introduzione di nuove linee e/o fermate
  • favorire la micromobilità e la mobilità ciclabile investendo nella realizzazione di stalli per biciclette e monopattini elettrici custoditi, incoraggiando il bikesharing e fornendo servizi aziendali di micromobilità a prezzi agevolati per i dipendenti
  • ridurre la domanda di mobilità incoraggiando lo smart working
  • sensibilizzare i dipendenti sul tema della mobilità sostenibile con corsi di formazione e incentivi all’uso di mezzi di trasporto green

I vantaggi di una mobilità sostenibile

Nell’ambito del PSCL è necessario evidenziare i benefici conseguibili con l’attuazione delle misure in esso previste, individuando i vantaggi sia per i dipendenti coinvolti, sia per l’azienda, sia per la collettività:

Per i dipendenti, evidenziando che scegliere mezzi di trasporto alternativi significa ridurre i costi di trasporto e in molti casi anche i tempi, aumentare il comfort del viaggio e la socialità tra colleghi.

Per l’azienda, evidenziando i benefici economici e di produttività dei dipendenti conseguibili, come una maggiore dedizione al lavoro e il miglioramento del clima aziendale e dell’immagine dell’azienda.

Per la collettività che, dall’adozione di soluzioni alternative alla mobilità tradizionale da parte di aziende e PA sul territorio, oltre al beneficio della riduzione del traffico, del numero di incidenti e delle emissioni inquinanti, può beneficiare anche dell’influenza positiva che l’adozione di soluzioni possono avere sulle politiche locali, innescando un circolo virtuoso in cui anche il Comune territorialmente competente e le aziende di TPL mettano in atto azioni volte a favorire l’incremento di una mobilità sostenibile.

Per altre informazioni su tempi e modalità di attuazione del Piano Spostamenti Casa Lavoro consulta la circolare completa di Terrazzini qui.