21 Ottobre 2022

Decreto Aiuti Ter: le agevolazioni per aziende e lavoratori

Il decreto aiuti ter, con l’obiettivo di supportare aziende e lavoratori in questa delicata fase di crisi economica legata all’aumento dei costi dell’energia, è stato approvato all’unanimità dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 settembre.  Scopriamo insieme quali misure sono previste a sostegno di famiglie e imprese.  Decreto Aiuti Ter […] decreto-aiuti-ter

Il decreto aiuti ter, con l’obiettivo di supportare aziende e lavoratori in questa delicata fase di crisi economica legata all’aumento dei costi dell’energia, è stato approvato all’unanimità dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 settembre. 

Scopriamo insieme quali misure sono previste a sostegno di famiglie e imprese. 

Decreto Aiuti Ter a sostegno di famiglie e imprese

L’obiettivo del decreto aiuti ter è, come dicevamo, quello di contrastare l’aumento dei costi vivi della materia prima energetica e soprattutto quello di ridurre il loro impatto sulle spese di cittadini e aziende, nonché sulle attività produttive del Paese.

Il Governo ha stanziato a questo scopo 14 miliardi di euro, che si aggiungono ai 52 miliardi già stanziati precedentemente con il decreto aiuti bis. 

Vediamone i punti salienti in materia di lavoro. 

 

Indennità una tantum per varie categorie

Il decreto prevede l’erogazione di una indennità una tantum di 150 euro che verrà corrisposta in via automatica, previa dichiarazione del lavoratore di rientrare tra gli aventi diritto, insieme alla retribuzione di novembre 2022 ai lavoratori dipendenti, con esclusione di quelli con rapporto di lavoro domestico, aventi una retribuzione imponibile nel mese di novembre 2022 non eccedente l’importo di 1.538 euro.

La stessa indennità verrà anche corrisposta dall’INPS:

  • d’ufficio ai pensionati (con reddito 2021 NON superiore a € 20.000=), lavoratori domestici, a chi si trova attualmente in NaSPi o beneficia dell’indennità di disoccupazione agricola, nonché ai beneficiari del reddito di cittadinanza. 
  • a domanda alle seguenti categorie di lavoratori:
    • i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, ad esempio dottorandi e chi beneficia di un assegno di ricerca, con reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 20.000 euro per l’anno 2021;
    • lavoratori del turismo, dello spettacolo, lavoratori stagionali e intermittenti, che nel 2021 abbiano lavorato per almeno 50 giornate, con reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 20.000 euro per l’anno 2021;
    • lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie
    • incaricati alle vendite a domicilio, con reddito nell’anno 2021, derivante dalle medesime attività, superiore a 5.000 euro e titolari di partita IVA attiva
    • lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie che, nel 2021 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 c.c.

Ai collaboratori sportivi l’indennità una tantum di 150 euro sarà corrisposta da Sport e Salute S.p.A.

Viene, inoltre, prevista una indennità aggiuntiva di 150 euro per i lavoratori autonomi e i professionisti con redditi 2021 inferiori ai 20.000 euro.

Aiuti per le imprese

Il decreto aiuti ter interviene anche sulla prevenzione del rischio di delocalizzazione e cessione di imprese con almeno 250 dipendenti, che non vertono in situazioni di crisi.

Chi ha intenzione di chiudere una sede, filiale, un reparto o ufficio autonomo o uno stabilimento, situati nel territorio nazionale, chiusura alla quale conseguirebbe il licenziamento di oltre 50 dipendenti, dovrà prima rivolgersi i sindacati, le regioni interessate, i Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico e l’ANPAL, e dovrà comunicare il licenziamento collettivo almeno 90 giorni prima.

Inoltre, in caso di delocalizzazione che implica il licenziamento del 40% dei dipendenti totali, è prevista la revoca per le aziende di tutti i benefici statali ricevuti. 

Tutto questo per rafforzare gli strumenti a disposizione del Governo per il contrasto a questo tipo di fenomeni. 

Maggiori informazioni nella circolare completa di Terrazzini qui