15 Febbraio 2024

Il nuovo esonero contributivo 2024 per lavoratrici madri: come ottenerlo

Nell’ambito delle politiche di sostegno alla famiglia e alla parità di genere, la Legge di Bilancio 2024 segna un importante passo avanti con l’introduzione di un esonero contributivo dedicato alle lavoratrici madri. Questa misura, dettagliata dalla circolare INPS n. 27 del 31 gennaio 2024, si propone come uno strumento di alleggerimento delle trattenute per le […]

Nell’ambito delle politiche di sostegno alla famiglia e alla parità di genere, la Legge di Bilancio 2024 segna un importante passo avanti con l’introduzione di un esonero contributivo dedicato alle lavoratrici madri. Questa misura, dettagliata dalla circolare INPS n. 27 del 31 gennaio 2024, si propone come uno strumento di alleggerimento delle trattenute per le madri lavoratrici con conseguente aumento della retribuzione netta.

 

Lavoratrici madri: il quadro normativo

L’esonero contributivo si applica alle lavoratrici madri dipendenti del settore pubblico e privato, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato / apprendistato, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico (n.b.: qualora un rapporto di lavoro a tempo determinato venga convertito a tempo indeterminato, l’esonero può trovare legittima applicazione a decorrere dal mese di trasformazione a tempo indeterminato).

 

Chi beneficia dell’esonero?

I criteri di accesso al beneficio sono chiari: spetta alle lavoratrici madri di tre figli con il più piccolo sotto i 18 anni (dal 1° gennaio al 31 dicembre 2026), o di due figli con il più piccolo sotto i 10 anni (dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024). Importante sottolineare che il beneficio è esteso anche a situazioni di adozione o affidamento, garantendo così un ampio raggio di inclusione.

 

A quanto corrisponde l’esonero contributivo?

L’esonero corrisponde al 100% della contribuzione previdenziale IVS a carico della lavoratrice madre, fino a un limite di 3.000 euro annui / 250,00 euro mensili. Questo significa un sostanziale alleggerimento delle trattenute carico delle lavoratrici con conseguente aumento della retribuzione netta.

L’importo dell’esonero varia in funzione del reddito imponibile mensile con un sistema che prevede la non applicazione – con un massimale di 250,00 euro mensili – della quota di contributi a carico della lavoratrice (normalmente pari al 9,19% della retribuzione lorda

 

Procedura di Applicazione

Per fruire dell’esonero, le lavoratrici devono comunicare al proprio datore di lavoro o all’INPS la volontà di avvalersi dell’esonero, rendendo noti il numero dei figli ed i codici fiscali degli stessi.

Gli importi degli esoneri riconosciuti alle lavoratrici madri dovranno essere indicati nelle denunce contributive uniemens inviate mensilmente all’INPS dai datori di lavoro.

 

Impatto e Prospettive

L’introduzione di questo esonero contributivo rappresenta un tassello importante nelle politiche di sostegno alle lavoratrici madri, con riflessi positivi non solo sul piano individuale ma anche sul contesto socio-economico più ampio. Promuovendo un ambiente lavorativo più equo e inclusivo, questa misura si inserisce in una visione progressista del mercato del lavoro, dove la conciliazione tra vita professionale e vita familiare diventa un obiettivo concreto e raggiungibile.

In conclusione, l’esonero contributivo per lavoratrici madri introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 rappresenta una svolta significativa nel panorama legislativo italiano. L’esonero è importante e tale da esplorare a fondo questa opportunità, che non solo alleggerisce il carico fiscale ma promuove attivamente l’inclusione lavorativa delle madri, contribuendo così al benessere delle famiglie e alla crescita economica del Paese.

Consulta la circolare completa sull’esonero contributivo per le lavoratrici madri 2024