30 Gennaio 2023

Legge di Bilancio 2023: tutte le novità

La legge di Bilancio 2023 porta con sé diverse novità relative a fisco, previdenza e lavoro. Scopriamole insieme in questo articolo dedicato  Legge di Bilancio 2023: quali sono le principali novità? E’ entrata in vigore il 01/01/2023 la legge di Bilancio 2023 che prevede interessanti novità riguardanti principalmente:  gli esoneri contributivi per i lavoratori dipendenti […] legge-di-bilancio-2023

La legge di Bilancio 2023 porta con sé diverse novità relative a fisco, previdenza e lavoro. Scopriamole insieme in questo articolo dedicato 

Legge di Bilancio 2023: quali sono le principali novità?

E’ entrata in vigore il 01/01/2023 la legge di Bilancio 2023 che prevede interessanti novità riguardanti principalmente: 

  • gli esoneri contributivi per i lavoratori dipendenti
  • gli incentivi occupazionali per chi assume lavoratori in condizioni svantaggiate, donne e giovani
  • i congedi parentali e l’assegno unico per i lavoratori con figli.

Ma ci sono anche novità che riguardano lo smart working, il pensionamento e le partite IVA.

In questo articolo abbiamo raccolto le principali novità per lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi previste dalla Legge di Bilancio 2023 

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Legge di Bilancio 2023: le novità per i dipendenti

Per i lavoratori dipendenti le novità principali riguardano: 

  • la riduzione dell’imposta sostitutiva sui premi di risultato
  • la detassazione delle mance 
  • uno sgravio contributivo 

Per il 2023 è prevista una riduzione dell’aliquota dell’imposta sostitutiva che i dipendenti sono tenuti a pagare per i premi di risultato e partecipazione agli utili di impresa. Questa aliquota scende dal 10% al 5%.

Le mance ricevute, anche attraverso pagamento elettronico, dai lavoratori dipendenti nelle strutture ricettive e in negozi, bar e ristoranti, costituiscono reddito da lavoro dipendente e, salva espressa rinuncia del lavoratore, sono soggette ad imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali (5% entro il limite del 25% del reddito di lavoro percepito). Tali somme sono escluse ai fini del calcolo dei contributi previdenziali e dei premi per assicurazione infortuni e malattie professionali e non concorrono al calcolo del TFR.

Per quanto riguarda lo sgravio contributivo, nel 2023 è previsto un esonero sulla quota dei contributi previdenziali sia per i lavoratori pubblici che per i lavoratori privati, esclusi i lavoratori domestici.

Questo esonero ammonta a percentuali diverse a seconda della retribuzione mensile:

  • 2 % per retribuzioni fino a 2.692€ al mese 
  • 3% per retribuzioni fino a 1.923€ al mese 

Legge di Bilancio 2023: incentivi occupazionali 

Anche nel 2023 sono previste agevolazioni contributive a favore dei datori di lavoro in caso di assunzione delle seguenti categorie di lavoratori: 

  • i percettori di reddito di cittadinanza
  • i giovani under 36
  • donne svantaggiate

Per tutte queste categorie, il datore di lavoro può beneficiare di un esonero del 100% dei contributi previdenziali, con esclusione di quelli relativi all’assicurazione contro gli infortuni e malattie professionali, fino ad un massimo di 8mila euro annui, per 12 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato / trasformazione a tempo indeterminato di percettori reddito di cittadinanza, per 36 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato / trasformazione a tempo indeterminato di giovani under36, per 12 mesi in caso di assunzione a tempo determinato di donne svantaggiate o per 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato / trasformazione a tempo indeterminato di assunzione a tempo indeterminato / trasformazione a tempo indeterminato.

Novità interessanti riguardano anche le prestazioni occasionali con voucher lavoro: aumenta infatti da  5mila a 10mila il limite massimo di compensi che possono essere corrisposti per le prestazioni occasionali.

Inoltre, viene ampliata la platea di datori di lavoro che possono accedere alle prestazioni di lavoro occasionale, alzando la soglia di dipendenti totali dell’azienda a 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato, anziché 5. 

Rimane anche il diritto allo smart working per i lavoratori pubblici e privati affetti da patologie specifiche riconosciute dal Ministero della Salute, anche attraverso l’adibizione ad una diversa mansione, nel rispetto dei contratti collettivi e senza alcuna decurtazione della retribuzione percepita. 

Legge di Bilancio 2023: le novità per i lavoratori con figli

Per i lavoratori con figli resta l’assegno unico universale, che però subisce interessanti aumenti: 

  • 50% in più per ciascun figlio di età inferiore a un anno
  • 50% in più per ciascun figlio di età inferiore a 3 anni, se il nucleo familiare è composto da almeno 3 figli e l’ISEE non supera i 40mila euro 
  • la maggiorazione forfettaria dell’assegno prevista per i nuclei familiari con 4 o più figli passa da 100€ a 150€ al mese 
  • le maggiorazioni dell’assegno per persone con disabilità diventano permanenti

Aumentano anche i giorni di congedo parentale: fino ai 6 anni di vita del bambino a ciascun lavoratore spetta un mese di congedo parentale indennizzato all’80% anziché al 30% della retribuzione.

Nuove direttive sul pensionamento con la Legge di Bilancio 2023 

E per chi desidera andare in pensione?

I trattamenti pensionistici anticipati saranno accessibili, per il 2023, a chi ha compiuto 62 anni e ha una anzianità contributiva di almeno 41 anni, a condizione che l’ammontare lordo mensile del trattamento pensionistico anticipato non sia superiore a 5 volte il trattamento minimo.

I lavoratori che invece sceglieranno di restare al lavoro pur avendo maturato i requisiti pensionistici potranno scegliere di ricevere, sotto forma di bonus da parte del datore di lavoro, la quota di contributi pensionistici a loro carico, che quindi non verrà versata come contributo ma accreditata con lo stipendio. 

Restano invece prorogate per il 2023, senza modifiche: 

  • l’APE sociale
  • l’Opzione donna

Legge di Bilancio 2023: le novità per i lavoratori autonomi

Per i lavoratori esercenti attività di impresa, Arti e Professioni, sale a 85mila euro il reddito massimo per applicare il regime forfettario con imposta sostitutiva al 15%. 

Per chi ha già un regime differente da quello forfetario, nel 2023 entrerà in vigore la flat tax incrementale. 

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