23 Aprile 2019

Operazioni di gestione del personale: quando esternalizzarle conviene

La gestione del personale è un lavoro solo in apparenza semplice, che può in realtà rivelarsi pieno di insidie e che va organizzato con attenzione, perché anche il più piccolo errore può comportare gravi conseguenze e influire, in un ingranaggio di reazioni a catena, sulla produttività aziendale e sul bilancio economico. In un’azienda di grandi […]

La gestione del personale è un lavoro solo in apparenza semplice, che può in realtà rivelarsi pieno di insidie e che va organizzato con attenzione, perché anche il più piccolo errore può comportare gravi conseguenze e influire, in un ingranaggio di reazioni a catena, sulla produttività aziendale e sul bilancio economico.

In un’azienda di grandi dimensioni, in cui lavorano tante figure professionali diverse, con diversi inquadramenti contrattuali e, da non sottovalutare, con diverse esigenze, sia collettive sia individuali, esternalizzare il payroll e tutte le relative operazioni di gestione del personale può essere una scelta vincente: vediamo in quali casi conviene affidare questo incarico ad un’agenzia di consulenza del lavoro esterna.

 

Gestione del personale: in cosa consiste il payroll

Il payroll consiste sostanzialmente nell’elaborazione delle buste paga dei dipendenti ma racchiude anche tutta una serie di attività correlate, come ad esempio:

  • Calcolo ore
  • Calcolo straordinari
  • Calcolo ferie
  • Etc.

Il payroll quindi, lungi dall’essere la semplice elaborazione dei cedolini, consta nei fatti di una serie di altre attività tecniche, legate a molteplici aspetti afferenti all’area gestione del personale, dall’organizzazione dei turni di lavoro dei dipendenti al calcolo delle ore e dei relativi compensi di ciascun lavoratore in base alla specifica tipologia contrattuale.

Per approfondire: Cos’è il payroll e quali attività prevede

 

 

Quando ad un’azienda conviene esternalizzare il payroll?

Il payroll è un lavoro che deve essere necessariamente svolto da un professionista o da un team di professionisti specializzati, perché come abbiamo spiegato all’inizio anche un piccolo errore nel calcolo delle buste paga può avere ripercussioni sull’andamento di tutta l’azienda.

Generalmente la gestione del payroll viene affidata al reparto HR, ma non sempre i professionisti delle risorse umane hanno:

  • competenze necessarie per fronteggiare questa tipologia di lavoro
  • tempo a sufficienza da dedicare all’elaborazione delle buste paga, avendo tra le loro mansioni anche altri compiti afferenti ad altre sfere

Per un’azienda diventa quindi fondamentale riuscire a capire se e quando è arrivato il momento di esternalizzare le operazioni di gestione del personale. Ecco alcuni “segnali d’allarme” che devono far riflettere ed eventualmente far propendere verso questa opzione.

 

 

La gestione del personale in-house è problematica

Se la gestione del personale all’interno dell’azienda si rivela problematica, forse è arrivato il momento di pensare di esternalizzare il payroll e tutte le operazioni ad esso collegate, come l’organizzazione dei turni di lavoro.

Esigenze produttive che richiedono un’operatività 24h 365 giorni all’anno, turnazioni complesse che prevedono doppi turni, turni notturni e trasferte, un elevato numero di dipendenti da gestire e numerose filiali tra le quali ripartire l’assegnazione delle risorse: sono tutti elementi che complessificano la gestione del personale in-house.

In ciascuno di questi casi, riuscire non solo ad organizzare, ma soprattutto ad avere contezza delle attività e delle ore di lavoro svolte da ciascun dipendente per poter poi elaborare le buste paga può essere davvero difficoltoso senza un supporto specializzato.

 

 

Il reparto risorse umane è sotto pressione

Il reparto HR è in un certo senso l’ago della bilancia dello stato di salute di un’azienda e metterlo sotto pressione non è mai positivo.

Le risorse umane hanno il delicato compito di occuparsi della gestione del personale a 360°, dall’organizzazione del lavoro al welfare aziendale: se il reparto HR è sotto pressione, le ripercussioni non tarderanno a farsi sentire in azienda.

La gestione burocratica del personale è tra le incombenze che vessano maggiormente le risorse umane, sia in termini di tempo sia in termini di stress. Se da qualche tempo in azienda si respira aria di tempesta, e le maggiori difficoltà appaiono localizzate proprio nel reparto HR, probabilmente è perché il personale di quel reparto si trova a dover farsi carico più compiti e responsabilità di quanti ne possa effettivamente fronteggiare.

Sollevare il reparto risorse umane dall’incombenza del payroll consentirà ai suoi membri di dedicarsi ad altre mansioni, non soltanto più congeniali alle competenze dei professionisti HR, ma anche più funzionali al benessere dell’azienda.

 

 

Il welfare aziendale va migliorato

Un’azienda florida è un’azienda in cui il welfare riveste un ruolo cruciale.

Far sentire i dipendenti a loro agio all’interno dei loro uffici, saper ascoltare e rispondere correttamente alle loro richieste, favorire la conciliazione vita privata-lavoro sono tutti accorgimenti che tengono alto il benessere dei dipendenti, migliorano il clima in azienda e di conseguenza la produttività, e hanno ripercussioni positive sulla salute di tutta l’azienda.

Se l’esigenza è quella di migliorare il welfare aziendale, esternalizzare il payroll è una scelta quasi obbligata: delegare a un’agenzia terza la gestione del personale, dei turni e delle buste paga riduce da una parte il rischio di errori, dall’altra quello di recriminazioni e lamentele da parte dei dipendenti, migliorando il clima di lavoro, e riducendo fenomeni come il turnover e l’assenteismo.